Continua la marcia la Sidigas che si regala la finale di Coppa Italia con una prova tutta cuore e grinta, battendo Trento per 69-71. Ultimo minuto da batticuore deciso dalla freddezza di Cervi dalla lunetta e dalla difesa di Leunen su Wright nell’ultima azione. In finale i lupi dovranno vedersela contro i padroni di casa dell’EA7 Milano che hanno superato nell’altra semifinale la Vanoli Cremona.
Parte Trento con una tripla di Forray. La Sidigas risponde con Cervi e una tripla di Leunen. La Dolomiti è sul pezzo e si porta avanti grazie a Pascolo e Wright (9 – 7). Il lungo biancoverde però, è ispirato e pareggia i conti. Berggren e Forray portano ancora avanti gli uomini di Buscaglia (15 – 11). Tripla di Buva e Avellino torna sotto. Buona difesa della Scandone, terzo fallo per Lockett, dalla lunetta la Sidigas conquista il primo vantaggio (15 – 16). Dalla linea della carità Pascolo, risponde a Ragland. Il primo quarto si chiude 16 – 18.
All’inizio del secondo quarto è ancora Trento a aprire le danze con un parziale di 5 a 0 targato Berggren-Wright (21 a 18). La Scandone si sblocca con Buva ma la Dolomiti tocca il massimo vantaggio: +6 (26- 20). Avellino si aggrappa a Buva e coach Buscaglia chiama il time out per cercare di non far avvicinare i lupi.(26 – 22). La Sidigas torna in scia con Nunnally che si sblocca seguito da Cervi che segna da sotto (28 – 26). Segna Wright, risponde con due liberi e Veikalas con una tripla. Allo scadere magia di Green, il folletto biancoverde ruba palla a Poeta e spara la bomba dal suo campo sulla sirena. Tripla a segno. Si va negli spogliatoi sul risultato di 30 a 34.
La Dolomiti riequilibra il risultato con due triple di fila di Forray e riporta il punteggio sul 38-38. Sanders porta avanti i suoi, la Sidigas risponde con Ragland che brucia la retina dalla lunga distanza. E’ un botta e risposta continuo: Lockett segna, Avellino resta in scia e sorpassa con Marques Green e Nunnally che realizza da tre. Wright e Poeta riportano tutto di nuovo in parità. Ci pensa ancora Nunnally piazzare il canestro del controsorpasso, finisce il terzo periodo con il punteggio di 53-55.
Wright riporta la contesa in parità. Forray piazza una tripla a fil di sirena, (58-55). Sacripanti chiama time out e manda Buva sul parquet e subito si fa vedere con una schiacciata ad una manoe a riportando avanti Avellin,(60-61). Le difese alzano l’intesità ed il punteggio non varia. Trento va con una tripla Flaccadori sul 63-63. Buva dalla lunetta realizza il 63-65 e appoggia per il +4. Time out Trento. Al ritorno da mini intervallo Wright subisce fallo da Buva che esce per cinque falli,ed insieme a Pascolo danno la parità alla Dolomiti (67 a 67)., Cervi ssubisce fallo e va in lunetta realizzando un 2/2 , Wright non ci sta e realizza (69 a 69). Cervi prende fallo e realizza due liberi a 4 secondi dalla fine (69 a 71). Time out Trento, Avellino difende con il solito Leunen su Wright e va in finale. La gara termina 69 a 71.
Fatica e gioia, al termine della gara, sono dipinti sul volto di Pino Sacripanti. Il coach commenta così la gara: “Siamo contenti per la finale. Un mese e mezzo fa sembravamo morti come squadra, i ragazzi sono stati bravi a reagire, la proprietà ci è stata vicino e oggi proviamo una grandissima gioia. Voglio fare i complimenti a Trento che ha giocato con grande durezza. Forray ha disputato una partita pazzesca. Siamo stati bravi a giocarcela punto a punto, poi l’hanno decisa gli episodi. So che se avessi perso mi avrebbero criticato per aver tenuto Buva in campo. Non mi sono dimenticato di Cervi, ho pensato che fosse la partita di Buva. Riccardo è stato bravissimo nel finale a mettere i liberi. E’ in una crescita costante, ha fatto un paio di chiusure al ferro di grandissimo livello. Ieri Veikalas è stato super. Il bello di questa squadra è che il gruppo è favoloso. Quando viene meno uno c’è un altro. Green continua a non stare troppo bene però, tiene duro. La finale? Dobbiamo stringere i denti e raccogliere tutte le energie. Vogliamo alzare la coppa anche se, siamo consapevoli che Milano è impressionante e se dovesse vincere Cremona sarebbe molto carica. Alzare la coppa sarebbe un’esperienza per una squadra partita da zero. Tre partite in tre giorni non sono facili. Continuiamo a viverci questa esperienza e in finale cercheremo di giocare il nostro basket. Un plauso devo farlo al nostro pubblico. – Continua Sacripanti – E’ una sensazione bellissima. Nessuno avrebbe mai immaginato di arrivare a tanto. La gioia è tanta. Ho visto lo spostamento di un popolo che non mi aspettavo. Rappresentiamo una terra, l’Irpinia. Dobbiamo vincere per loro. Ora speriamo di giocare per quaranta minuti con grande intensità”.