E’ stato dissequestrato il silos del caseificio di Santo Stefano del Sole che lo scorso 20 aprile era stato oggetto di una indagine da parte dei Carabinieri e del Corpo Forestale.
Il tribunale del riesame ha accolto l’istanza difensiva presentata dall’avv. Carmine Ruggiero dello studio D’Anna di Avellino, che difende il 40enne titolare del caseificio I Casari del Sole.
I militari attraverso l’attività di indagine avevano riscontrato irregolarità in merito allo smaltimento del siero derivante dalla lavorazione del latte che sarebbe finito nella rete fognaria. Una condotta che aveva portato al sequestro del silos bloccando l’intera attività lavorativa.
L’avvocato Ruggiero è riuscito a dimostrare la completa buona fede dell’operato del suo assistito. Il 40enne raccoglieva il siero prodotto dalla lavorazione del latte e dei suoi derivati per destinarlo ad una azienda farmaceutica. Un’attività regolare con tanto di fatture, portate come prova, che hanno testimoniato il rapporto tra le due aziende e che, addirittura, arreca anche un vantaggio al 40enne caseario per la vendita della sostanza.
Un altro elemento che ha portato al dissequestro della struttura è l’alta produzione di siero che deriva dalla lavorazione. Per ogni 100 litri di latte lavorati se ne producono 80 di siero. Una quantità enorme che se sversata nella condotta fognaria avrebbe creato notevoli disagi alla popolazione. L’indagine formalmente non è ancora conclusa, ma l’azienda è pronta a riaprire i battenti.