«Le analisi del sole 24 ore confermano drammaticamente ciò che la UIL aveva sottolineato in ultimo qualche giorno fa, che le province di Avellino e Benevento sono in caduta libera, e ci sono ancora quelli che pensano cosa addebitare ad altri, se ė opportuno fare un’opera o cancellarla, se dare una guida alla città o caso mai andare di nuovo al voto, se delocalizzare o chiudere, se deplorare per la riduzione irrisoria di flessibilità nel mercato del lavoro che non c’è , mentre c’è un mondo che sta andando alla deriva qualcuno vorrebbe isolare i propri interessi e discutere del nulla a confronto del emergenza conclamata». E’ quanto afferma in una nota il Segretario Generale UIL Luigi Simeone.
«Le aree interne della Campania sono agli ultimi posti per Ambiente e Servizi e questa è l’amara realtà di un’incapacità gestionale che mista all’indifferenza dei governi regionali e nazionali hanno relegato Avellino al 102esimo posto e Benevento al 105 posto, nonostante per qualità della vita, sicurezza e giustizia, i due capoluoghi si fermano rispettivamente al 55′ ed al 58′ posto ma perdendo ben 12 posizioni l’uno e 21 l’altro. Un quadro che conferma la necessità di cambiare totalmente registro ed attori nella gestione dei servizi, rivisitando funzioni e assetti gestionali degli Enti erogatori dei servizi pubblici, Asi, Alto Calore, Air, Amtu, Consorzi, Asl ed altri sono solo alcuni degli indicatori che concorrono ed evidenziano l’emergenza che da tempo poniamo all’attenzione di chi dovrebbe avere a cuore le sorti di una comunità, che con lavoro e innovazione arriva al 91′ posto con Avellino e al 100′ per Benevento che perde 12 posizioni come logica conseguenza dell’abbandono e dell’indifferenza istituzionale che ovviamente non poteva che porre nelle ultime posizioni per Lavoro e Innovazione. L’emergenza demografica – continua il Segretario UIL- da noi denunciata a partire anche dal Congresso della CST UIL Avellino Benevento, si sostanzia ancor più con il drammatico dato che vede per demografia e società Avellino al 96′ posto con 36 posizioni perse e Benevento al 91con 64 posizioni perse, questo indice che parla di tasso di natalità, indice di vecchia, numero di laureati, saldo migratorio e anni di studio è la vera emergenza frutto di tutta la negatività che si vive in provincia ed al Sud , con paesi totalmente abbandonati e desertificati. E’ una mattanza che va fermata con tutte le leve e tutte le forze, se la politica non lo fa da sola, allora sarà nostro compito alzare il livello della riflessione e se del caso dello scontro che anche se si tenta ancora di nascondere è oramai in atto anche se molti provano a girarsi dalla parte più comoda, quella dell’indifferenza».