dal Circolo Legambiente “Soli Offerens” di Solofra riceviamo e pubblichiamo
Dopo la “Favola dell’Acqua e dello Statuto”, sulle modifiche allo Statuto del Comune di Solofra in tema di gestione del ciclo delle acque e i ritardi relativi all’istituzione della Commissione Comunale di Vigilanza, oggi racconteremo la “Favola della Discarica e del Pozzo Senza Fine”.
Nel Comune di Solofra, dopo l’emergenza idrica, avutasi a seguito della contaminazione della falda riscontrata nel mese di gennaio 2014, sono stati chiusi due pozzi a uso idropotabile (Consolazione e Eustacchio). Poiché nei periodi di magra, passati e futuri, le restanti fonti di approvvigionamento idriche non sono sufficienti a soddisfare le necessità della cittadinanza popolazione, il Comune di Solofra nel mese di ottobre 2014 ha avviato l’iter burocratico per la realizzazione di un nuovo pozzo idropotabile nei pressi dell’area della fontana della Scorza, zona alta del paese dove la falda non è risultata contaminata.
Il Circolo “Soli Offerens”, il 3 febbraio 2015, rispetto alla localizzazione dell’area proposta dal Comune di Solofra, aveva formulato alcune osservazioni, acquisite in data 09/02/2015 al n.8196 dal protocollo della Provincia di Avellino, ente competente in materia. Legambiente Solofra aveva precisato che l’area di intervento, sita a monte dell’abitato di Solofra, in un area di pregio ambientale, a confine con il Parco dei Monti Picentini, si posiziona a valle idrogeologica dell’ex discarica Comunale Scorza, in località Chiammarano, censita con la Perimetrazione del SIN “Bacino Idrografico del Fiume Sarno”.
La discarica in questione, in funzione per circa un ventennio (anni 70-80) è caratterizzata dall’assenza di bonifica e di messa in sicurezza. La Provincia di Avellino nel dare l’autorizzazione alla ricerca delle acque sotterranee si è pronunciata in tal modo “In merito alle osservazioni presentate dal Circolo Vol. Legambiente “Soli Offerens” con sede in Solofra, si ritiene le stesse non influenti ai fini della presente autorizzazione (ricerca di acqua sotterranea ai sensi dell’art.92 del T.U.1775/33). Le stesse saranno trattate al momento dell’eventuale istruttoria di concessione ai sensi dell’art.6 del T.U.1775/33”.
Infatti il Circolo ‘Soli Offerens’ aveva chiesto di effettuare, nella fase di valutazione, il monitoraggio dell’area per verificare lo stato attuale e la coesistenza della discarica e del nuovo pozzo. Con la determina del Comune di Solofra n.78 del 21.03.2016 “Piano di caratterizzazione sito località Chiammarano”, apprendiamo che “la Regione Campania con nota prot. n°633754 del 13.09.2013, assunta al protocollo comunale in data 19.09.2013 al n.15284 comunicava”, in seguito ad esplicita richiesta dell’Amministrazione Comunale, “che tale discarica non poteva essere inserita nel suddetto Piano Regionale (di Bonifica dei siti inquinati) in quanto non esisteva una specifica documentazione analitica del superamento dei valori di rischio e che il Comune doveva avviare le procedure di cui all’art. 242 del decreto legislativo n.152/06 per la caratterizzazione e bonifica dell’ex discarica comunale in questione” attività richiesta anche successivamente “con nota prot. n°90841 del 10.02.2015”. L’Amministrazione Comunale determina di fatto “Di affidare al Prof. Ing. Vincenzo Belgiorno, ordinario di Ingegneria Sanitaria Ambientale dell’Università di Salerno (…), l’incarico per la redazione del piano di caratterizzazione, ai fini della messa in sicurezza ed eventuale bonifica del sito di località Chiammarano, oggetto di discarica dei rifiuti solidi urbani (foglio n°14 del Catasto dei Terreni del Comune di Solofra particelle: 44, 45 e 51). L’importo di tali spettanze tecniche, per la redazione del piano di caratterizzazione del sito di cui al punto 2), è pari ad €uro 10.000,62 compresa IVA e CAP”.
Come spesso accade il monitoraggio e l’attenzione del Circolo di Legambiente “Soli Offerens” è sempre mirato ed appropriato nel garantire che le scelte e le soluzioni vengano prese a tutela della salute dei cittadini. Comprendiamo le difficoltà, legate all’approvvigionamento dell’acqua, che moltissimi vivono ormai da più di due anni e che molto probabilmente vivranno nel futuro prossimo, e sappiamo anche l’importanza e l’urgenza di trovare nuove fonti idropotabile, ma l’attività di ricerca delle acque del futuro pozzo in località “Scorza”, sta assumendo dimensioni temporali molto lunghe, insieme ai dubbi su quali siano le cause di tali lungaggini e soprattutto al cambiamento negativo in atto in uno dei luoghi più belli e cari ai Solofrani.
Fatto sta che la discarica, così come da noi segnalato, ora come ora, diviene un sito da caratterizzare per sapere quali rifiuti realmente ha ospitato negli anni e per conoscere l’attuale condizione, e in seguito procedere alla messa in sicurezza ed all’eventuale bonifica.
Tutte queste operazioni andavano fatte molto prima degli stessi interventi di ricerca di acqua alla Scorza. Il Circolo “Soli Offerens” ha trasmesso per conoscenza la suddetta determina all’ente Provincia di Avellino.