I Carabinieri della Stazione di Montoro Inferiore hanno tratto in arresto un 25enne ritenuto l’autore degli spari contro un furgone parcheggiato sulla pubblica via.
L’inquietante episodio accaduto in Montoro nella serata di ieri, ha destato un forte allarme nel comune della Valle dell’Irno.
Ed anche per tale motivo la risposta dell’Arma dei Carabinieri è stata immediata al punto di giungere all’arresto del giovane già dopo qualche ora dalla commissione del grave episodio.
Erano da poco passate le 19 ieri sera quando perveniva al 112 richiesta d’intervento da parte di un cittadino straniero poiché il proprio veicolo era stato attinto da colpi d’arma da fuoco.
Ricevuta la segnalazione, i militari in servizio presso la Centrale Operativa di Avellino disponevano in tempo reale l’invio di due autoradio, già in servizio perlustrativo nell’ambito della capillare attività di controllo del territorio dispiegata dall’Arma irpina sempre tesa a garantire sicurezza e rispetto della legalità.
Sul posto i Carabinieri della locale Stazione accertavano che un furgone Mercedes era stato attinto sul lato destro da una rosa di pallini da caccia. Inoltre sul posto veniva rinvenuta una borra di cartuccia.
L’attività d’indagine sviluppata nell’immediatezza dai Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino, estrinsecatasi attraverso l’acquisizione di utili informazioni nonché l’analisi degli elementi raccolti in sede di sopralluogo, portava all’individuazione del presunto responsabile: un 25enne, già noto alle Forze dell’Ordine, vicino di casa della vittima che l’accusava di essere l’autore della morte per avvelenamento dei suoi cani.
Quando i militari hanno bussato alla porta il giovane, resosi conto della scomoda presenza, dopo aver temporeggiato una decina di minuti, si affacciava sul balcone e cominciava ad inveire verbalmente contro gli operanti. Quindi scendeva dall’abitazione e lanciava un grosso masso contro i militari, fortunatamente senza colpirli grazie alla prontezza degli stessi.
Nonostante i bonari e ripetuti inviti alla calma ed a fornire spiegazioni in merito all’accaduto questi, in una costante escalation di livore ha dapprima continuato ad aggredire verbalmente i Carabinieri per poi passare, senza soluzione di continuità, alle vie di fatto scagliandosi fisicamente contro di essi; poi, agendo improvvisamente da tergo colpiva con un forte pugno alla nuca uno dei militari che, seppur frastornato, riusciva a bloccare -anche grazie all’intervento di altri colleghi- l’esagitato, impedendogli di portare a compimento ulteriori azioni violente.
Sul posto si portava il Comandante Provinciale dei Carabinieri, anche per portare il sostegno dell’Arma alla vittima del grave attentato intimidatorio nonché al militare ferito e sincerarsi delle sue condizioni di salute.
All’esito di perquisizione personale nella tasca del pantalone indossato dal giovane veniva rinvenuta una cartuccia calibro 12. La perquisizione domiciliare consentiva il recupero di un fucile stesso calibro e relativo munizionamento rinvenuto nel locale sottoscala in un’intercapedine ricavata rimuovendo alcuni mattoni. Due bossoli esplosi sono stati rinvenuti all’interno del camino, in un cumulo di cenere, verosimilmente occultati subito dopo l’esplosione contro il furgone.
Nel corso dell’attività di Polizia Giudiziaria veniva altresì rinvenuto un fucile calibro 22 avvolto in un jeans ed occultato in un fusto di plastica, una fondina per pistola, una mazza da baseball occultata dietro la spalliera del letto.
Le citate armi e munizioni, tutto illegalmente detenuto, sono state sottoposte a sequestro unitamente a quattro involucri contenenti sostanza stupefacente di tipo marijuana nascosti all’interno di un megafono posto su di un tavolino del salone.
Il 25enne, inchiodato alle proprie responsabilità da tutte le evidenze raccolte, veniva quindi dichiarato in stato di arresto in quanto ritenuto responsabile dei reati di violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale, danneggiamento aggravato, ricettazione, detenzione illecita di sostanza stupefacente, detenzione abusiva di arma comune da sparo, detenzione abusiva di arma clandestina da sparo.
Dopo le formalità di rito espletate in Caserma, l’arrestato è stato condotto presso la Casa Circondariale di Bellizzi Irpino a disposizione della Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo.