SuperCoppa, Sidigas Avellino in finale alla sirena, decisiva una bomba di Ragland. Finale contro Milano.
Inizia nel migliore dei modi la stagione della Sidigas Avellino. La squadra allenata da coach Sacripanti batte nella semifinale di Supercoppa Reggio Emilia con il punteggio di 72-71 e si regala la finale di domani sera. Lo fa con una tripla sulla sirena di Joe Ragland autore di un ultimo quarto da urlo. Il play chiude con 18 punti e 19 di valutazione. Buone le prove dei nuovi arrivati Randolph con 16 punti e Thomas che realizza 15 punti.
Subito mini break per Avellino che con i nuovi acquisti Obasohan e Thomas aprono le danze (4-0). Reggio risponde con il blocco italiano, Cervi da dentro l’area ed Aradori con una tripla si portano in avanti. I biancoverdi non stanno a guardare e sempre con Obasohan prima, e Ragland poi, tornano in vantaggio (8-5). La partita non trova sosta i lupi segnano solo con Obasohan e Thomas. Gli emiliani con la coppia Polonara – Cervi da il primo strappo alla gara portandosi sul +4 costringendo Sacripanti al time-out (14-18). Leunen da tre dopo un’ottima difesa di squadra da il -1 agli Irpini. Della Valle si iscrive a referto, ma è ancora Leunen a segnare. La guardia di Reggio si ripete ed al 10’ la Grissin Bon conduce di tre (19-22).
Nel secondo quarto apre le danze il solito Leunen. Ragland da il pareggio alla Sidigas dopo che Lesic realizza un solo tiro libero (23-23). Sale in cattedra il numero 1 di Avellino, la gara si accende dando il vantaggio agli Irpini, con Menetti che vuole parlare con i suoi (27-24). Ragland continua a realizzare da tre, Della Valle non ci sta ed insieme a De Nicolao riporta la Grissin Bon avanti (34-35). Un nuovo break di 4-0 per la Sidigas da il nuovo vantaggio ai lupi. Mentre Aradori realizza due liberi sull’ultima azione Leunen non trova la via del canestro e la seconda frazione si chiude con Reggio avanti di uno (40-41).
Al ritorno sul parquet sono gli italiani di Reggio Emilia a suonare la carica con un break di 4-0 firmato Gentile – Polonara in penetrazione. Thomas è il primo giocatore ad arrivare in doppia cifra con un terzo tempo dove rimane in area un’infinità (42-45). Obasohan in penetrazione subisce fallo, ma non realizza il tiro libero, Aradori invece segna da dentro l’area (44-48). De Nicolao da il + 6 alla squadra di Menetti. Randolph e Thomas piazzano un 4-0 che riporta sotto Avellino, ma Reggio è brava a contenere i biancoverdi chiudendo il quarto in vantaggio di 7 (51-58).
Ultimo quarto che parte nel segno di Randolph. L’ex Alabama prima realizza due liberi, poi sulla sirena segna ancora. Della Valle sblocca i suoi, ma è ancora la guardia irpina a ricucire lo strappo (61-64). Gli irpini prendono coraggio e sale l’intensità difensiva, Polonara fa 1/2 dalla lunetta, mentre Ragland da il pareggio ad Avellino realizzando in sospensione (65-65). Cervi dopo tre rimbalzi offensivi realizza, Polonara segna da tre invece Cusin realizza dalla lunetta. Ragland è on fire e realizza in penetrazione dando alla Sidigas il vantaggio di un punto a 16’’ dalla fine (71-70). Menetti chiama time out ed al rientro Polonara subisce fallo, realizza entrambi i liberi ed a 2’’ dalla fine la Grissin Bon ritorna in vantaggio. Sull’ultima azione rimessa di Green ed un grandissimo Ragland segna da tre facendo esplodere lo spicchio dei tifosi irpini 72-71 ed è finale!
Questo il commento al termine della semifinale di Pino Sacripanti: “Joe Ragland ha la zampata del campione e sono fortunato ad averlo in questa fase che è il momento più importante della sua carriera. Deve essere un leader. Questa squadra, che oggi oggettivamente non ha giocato bene per tanti motivi, ha avuto la stessa identità di quella dello scorso anno. Chiaramente sono contento per la finale. Questa sera fino all’ultimo secondo poteva succedere di tutto, sono contento che l’ultima rimessa sia andata a segno. Giocheremo per alzare il trofeo al cielo e se non ce la dovessimo fare sarà sempre un’esperienza che darà i frutti durante la stagione. Sappiamo che non siamo ancora pronti però, ci proveremo con tutte le nostre forze”.