S’infrange in finale il sogno di Avellino di portare a casa una coppa. La lunghezza del roster della squadra lombarda ha avuto la meglio anche se i biancoverdi se la sono giocata a viso aperto senza timore, ma il punteggio premia la squadra di Repesa che s’impone con il punteggio di 72-90.
Parte forte Milano con Dragic e Simon che mette a segno la tripla del primo strappo (0-7). Obasohan da la carica ai suoi e Ragland lo imita da dentro l’area (5-7). Sempre Obasohan mette due punti in penetrazione e dopo propizia la tripla di Leunen, Avellino rientra in partita (10-11). Dopo un botta e risposta tra Simon e Obasohan dai 6,75, Milano con Cinciarini e Macvan ritorna a +7 (13-20). Entra Randolph e subito si iscrive a referto, Ragland, invece, segna dalla lunga distanza (18-20). Simon segna da tre dopo una cattiva difesa di Randolph, Thomas invece con 1/2 dalla lunetta porta la Sidigas a -4 al 10’ (19-23).
Repesa lancia Hickman che subito segna in penetrazione dopo un recupero di Gentile. La Sidigas non sta a guardare, Green fa volare Thomas che lo ringrazia schiacciando (21-25). Sanders segna tre punti di fila. Ritornano Ragland e Obasohan, con il secondo che padroneggia dentro l’area. L’Armani però mette a referto un break di 5-0 con Simon e Gentile che costringono Sacripanti al time-out (23-33). Al ritorno sul parquet Avellino piazza un break di 6-0, (29-33). Sanders ferma il break degli irpini con due punti in tap-in; il bonus premia Milano che va in lunetta con Hickman e Simon che ricacciano i biancoverdi (29-39). Hickman segna 5 punti di fila, ma prima Green e poi Cusin segnano i canestri che riportano Avellino a -10 al 20’ (34-44).
Il terzo quarto inizia con un botta e risposta di Randolph e Simon, dopo un 1/2 di Macvan. Leunen segna da tre e Cusin stoppa Macvan (39-47). Un antisportivo chiamato a Leunen manda Cinciarini in lunetta con Sacripanti che chiama time out (39-54). Ragland cerca di dare la scossa ai biancoverdi, ma ancora Simon riccaccia indietro Avellino (42-61). Fesenko si sblocca segnando da dentro l’area, Pascolo lo imita spezzando la zona della Sidigas (44-65). La zona irpina da i suoi frutti, mini break targato Green-Thomas-Zerini tutti in contropiede (51-67) al 30’.
Avellino parte forte nell’ultimo quarto con Thomas che fa 2+1, Milano non ci sta e va a segno con Sanders (54-71). Ragland segna, subisce fallo ma non realizza il libero successivo, Green invece non perdona da tre (59-74). Cusin e Thomas cercano di non far scappare l’Armani, ma Simon e Senders ricacciano ogni tentativo biancoverde di riavvicinarsi. Non riesce l’impresa alla Sidigas vince Milano 72-90.
Questo il commento di Stefano Sacripanti al termine della gara: “Abbiamo giocato contro una squadra più forte di noi, giusto dare atto a Milano e mettere questa esperienza a frutto per il futuro. Cercherò di trasmettere ai miei giocatori non la presunzione di poter vincere lo scudetto, ma di ripartire da questa gara e provare a migliorare per ridurre il gap. Noi abbiamo fatto fatica ed era evidente. Avevamo diverse difficoltà dal punto di vista tecnico. Ci abbiamo provato ma quando trovi una squadra così fisica non è facile. Troppe banalità ci hanno penalizzato. Quel meno 10 è frutto dei nostri demeriti, poi nell’arco dei 40 minuti è venuta fuori tutta la forza di Milano. Abbiamo comunque visto tante belle cose: ad esempio i tre esterni nuovi, aspettiamo di recuperare Fesenko e proviamo a giocare una pallacanestro più congeniale alle nostre caratteristiche. Al di là dell’amarezza, ci siamo battuti bene e vogliamo essere protagonisti”.