Prevenzione, diagnosi precoce, corretta informazione e cura delle malattie tiroidee: la “Settimana mondiale della tiroide” si è sviluppata nel mese di maggio con le consuete visite gratuite, con incontri e dibattiti anche ad Avellino, grazie all’ultradecennale impegno dei volontari dell’Ameir, l’Associazione malati endocrini irpina, presieduta dal dottor Felice Leone.
I numeri registrati nel corso della campagna di prevenzione sono stati particolarmente significativi, come spiega il dottor Fiore Carpenito, noto endocrinologo e consulente scientifico dell’Ameir.
«Sono state visitate centoquattro persone, in prevalenza donne – ha dichiarato il dottor Carpenito –, e settantaquattro sono state sottoposte ad ecografia tiroidea. E’ stata evidenziata la presenza di noduli della tiroide nel 54 per cento dei soggetti. Dal questionario predisposto abbiamo ricavato questo dato: il 57 per cento delle persone fa uso di sale iodato. Questa percentuale, come è stato sottolineato nell’incontro organizzato dall’Ameir lo scorso 25 maggio sul tema “Tiroide è Energia: prevenzione, diagnosi e cura delle malattie della tiroide”, è al di sotto del target fissato dall’Organizzazione mondiale della sanità, infatti dovrebbe raggiungere il 90 per cento della popolazione. La finalità della Settimana mondiale della tiroide – ha concluso l’endocrinologo – è proprio quella di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle malattie della tiroide, sulla loro prevenzione, sulla diagnosi precoce e sulla terapia anche nella nostra Irpinia, dove l’incidenza di tali patologie è molto frequente».