di Mirella Sacino
L’inferno dell’informazione di Franco Zangrilli (Homo Scrivens) indaga il complesso rapporto tra letteratura e giornalismo. La realtà dei mass media, che soprattutto negli ultimi tempi fornisce un’infinità di informazioni ad una velocità straordinaria, sembra condizionare profondamente la letteratura postmoderna.
Attraverso una vivace e accurata analisi delle opere narrative di numerosi scrittori contemporanei, l’autore delinea gli elementi cardini della poetica postmoderna e la coesistenza in essa di forme espressive, stili e linguaggi differenti. Il giornalismo diviene fonte d’ispirazione di parecchi narratori postmoderni, i quali nelle loro opere spesso si avvalgono di motivi e temi attinti dalla realtà mediatica, dall’universo dell’informazione e della pubblicità, che propone una commercializzazione e spettacolarizzazione di ogni aspetto della nostra vita.
Leitmotiv dell’intero libro non è però solo l’apparente disamina del tema del giornalismo o di altre realtà mediatiche all’interno della narrativa postmoderna, ma nasconde, neppure troppo velatamente, la volontà di mettere in luce da un lato i nuovi orientamenti dei media che sempre più spesso distorcono, manipolano i fatti cronachistici, tendono a mistificare la realtà, dall’altro la condizione di decadenza della società odierna, corrotta, iniqua, egocentrica, sintomatica di una crisi dell’informazione. A fronteggiare questa condizione ecco giungere la figura del giornalista che, buono tra i cattivi, intraprende un viaggio di esplorazione, alla riscoperta del sé, dell’identità individuale e collettiva. Un viaggio che è anche una avventurosa ricerca della realtà del nostro tempo e del recente passato.
Mirella Sacino