Ue, Italia in fondo per efficacia della scuola e per risorse destinate, solo il 4% del Pil.

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scuolaL’Italia è tra gli ultimi Paesi Ue per qualità ed efficacia di insegnamento a tutti i livelli.

Emerge da un rapporto presentato dalla Commissione europea.

L’Italia è sotto la media Ue per efficacia di insegnamento ed il suo monitoraggio, percentuale di laureati e quella di chi trova lavoro dopo la laurea, ma anche utilizzo di nuove tecnologie.

Sopra la media comunitaria, gli abbandoni scolastici e le scarse competenze “alfabetiche e numeriche” degli adulti, mentre la spesa pubblica per l’educazione è tra le più basse in Ue.

L’Italia destina all’educazione solo il 4% del Pil a fronte di una media europea del 5,3%. Peggio fanno solo Romania (3%) Bulgaria (3,5%) e Slovacchia (3,8%). Il BelPaese è ultimo in Ue per percentuale di laureati, solo il 22,4% a fronte della media europea del 38%, mentre in Irlanda e Lussemburgo è del 51%.

Secondo il rapporto della Commissione, solo il 49% di chi consegue una laurea in Italia trova un impiego in tempi brevi a fronte di una media europea del 71%. Una situazione peggiore si registra solo in Grecia.

Il 17% degli studenti italiani tra i 18 e i 24 anni lascia la scuola senza aver conseguito un titolo di studio. Si tratta di una delle percentuali più alte d’Europa, dietro solo a Grecia (23%), Malta (21%), Portogallo (19%) e Romania (18%).

Il 38% degli insegnanti è giudicato “non abbastanza qualificato” più o meno in linea con la media europea come la percentuale (31%) di chi utilizza le nuove tecnologie per il proprio insegnamento, mentre solo il 75% (media europea 85%) sta cercando di acquisire queste nuove competenze.(ANSA).

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