Si consolida la crescita costante dell’area delle Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Ateneo salernitano. Il Campus di Baronissi, che ospita tutte le attività di didattica, di alta formazione e di ricerca scientifica del Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria, si sta trasformando nel tempo in un polo universitario sempre più all’avanguardia per l’alta innovazione di strutture e servizi offerti. L’Ufficio Tecnico di Ateneo ha completato l’adeguamento di 11 strutture adibite a laboratori destinati ad attività di ricerca.
Le nuove strutture, già precedentemente inserite nel programma “Costruendo UNISA” per la riqualificazione e l’ammodernamento dei campus, sono state recentemente ultimate e già dotate di tutte le attrezzature e strumentazioni necessarie per lo svolgimento di attività di laboratorio, esperimenti di ricerca, test e analisi.
Hanno preso parte al taglio del nastro: il Magnifico Rettore Aurelio Tommasetti e il Direttore del Dipartimento di Medicina prof. Mario Capunzo, con l’Ufficio Tecnico di Ateneo che ha curato i lavori.
“Non abbiamo mai fatto segreto di quanto sia importante per il nostro Ateneo l’area di Medicina e Chirurgia, cui è stato appositamente dedicato l’intero campus di Baronissi – ha dichiarato il rettore Aurelio Tommasetti. Il progetto di crescita, su cui stiamo lavorando da tempo, riguarda non solo la didattica e la ricerca ma anche la pianificazione strutturale di nuovi spazi e servizi, per garantire performance sempre più avanzate alla ricerca scientifica e alle professioni sanitarie”.
Gli 11 nuovi laboratori sono a servizio della didattica e della ricerca. Si tratta di 9 strutture laboratoriali utilizzate da docenti, ricercatori, dottorandi e studenti del Dipartimento per attività connesse alla ricerca di base e pre-clinica. A queste strutture si aggiungono 2 aree di facilities che ospitano strumentazioni all’avanguardia e vengono utilizzate in modo comune dai docenti del Dipartimento e dai loro gruppi di ricerca.
“Undici nuovi laboratori di ricerca in un Dipartimento che vuole crescere e che negli anni ha collezionato risultati importanti, sia sul versante della didattica che della ricerca – continua il rettore. Sul fronte didattica, secondo i dati Almalaurea, Medicina è il primo corso in Italia per durata media e per grado occupazionale ad un anno dalla laurea. Negli ultimi anni abbiamo aggiunto il corso in Odontoiatria, abbiamo razionalizzato le Professioni sanitarie creando un polo didattico tra il Ruggi e il campus di Baronissi, così come abbiamo lanciato Ostetricia. Parallelamente abbiamo puntato sulla ricerca. Il Dipartimento di Medicina qui ha brillato particolarmente. Nell’ultima tornata VQR, il MIUR riprendendo i dati ANVUR ha inserito il nostro Dipartimento tra quelli di eccellenza italiani, in particolare tra quelli che hanno ottenuto il punteggio più alto. Infine, per quanto riguarda le Scuole di specializzazione di area medica, ad oggi abbiamo 13 scuole accreditate in autonomia e 46 borse di studio. Accanto a tutto questo c’è un’Azienda Ospedaliera Universitaria che è una realtà complessa, fatta di 5 plessi ospedalieri, 1000 posti letto, 3000 dipendenti, e che ospita le nostre attività di ricerca; una struttura che va salvaguardata e curata al meglio al fine di garantire le migliori condizioni assistenziali per il nostro territorio” – conclude il rettore.
In seguito al taglio del nastro, i docenti e i ricercatori del Dipartimento hanno accompagnato la stampa presente lungo una visita guidata presso i nuovi laboratori.