«L’assenza di una strategia complessiva di tutela della salute pubblica e di un piano per le vaccinazioni credibile sta determinando grande incertezza tra i cittadini. E l’Irpinia rischia di diventare l’anello debole sul quale scaricare le inefficienze del sistema Campania». Così il segretario nazionale di Acai onlus, associazione dei consumatori, l’irpino Giovanni Ardolino.
«Le vicende registrate negli ultimi giorni – ha incalzato il dirigente sindacale –, dalla temporanea chiusura dei centri vaccinali in provincia di Avellino per mancanza di scorte e l’annuncio del governatore De Luca di voler dare precedenza, nel programma di inoculazione dei vaccini, agli abitanti delle isole e delle zone costiere turistiche, sta creando sempre più un clima di incertezza e preoccupazione nelle persone, aggravato dalle notizia contrastanti e tutt’altro che tranquillizzanti, che quotidianamente ci giungono dall’intero Paese e dall’estero, sulla disponibilità dei farmaci anti-Covid, sulla reale efficacia e sulle controindicazioni degli stessi, oltre che sulla capacità del governo nazionale di portare avanti una campagna di vaccinazione spedita e sicura».
«Auspichiamo – ha concluso Ardolino – pertanto che le autorità sanitarie, la Regione e l’esecutivo nazionale voltino definitivamente pagina, predisponendo tutte le iniziative utili alla salvaguardia della salute pubblica e necessarie per superare l’emergenza. Le zone interne non possono essere penalizzate anche in questo delicato e difficile frangente. Tutti i territori e tutti i cittadini debbono avere parità di trattamento, fermo restando la priorità spettante alle categorie più fragili. Da parte nostra, siamo pronti a mettere a diposizione i volontari dell’associazione, per funzioni logistiche ed organizzative, allo scopo di potenziare il piano vaccinale. Riteniamo che la collaborazione delle associazioni irpine, possa contribuire al raggiungimento dell’obiettivo».