Cure appropriate, professionalità e tanto amore: tutto ciò caratterizza da sempre l’operato dell’intero personale del Pain Control Hospice di Solofra, il centro residenziale per la terapia del dolore e le cure palliative dell’Asl Avellino. L’ennesima testimonianza in tal senso proviene dalla commovente lettera a firma della signora Maria, originaria del comune irpino di Montoro, la quale amorevolmente assiste il coniuge, Antonio Santaniello, nel corso della sua degenza presso l’Hospice di Solofra.
Ancora una volta, quindi, allo staff medico dell’Asl Avellino e agli operatori della Cooperativa Nursing Service e dell’Associazione House Hospital onlus viene rivolto un sincero attestato di gratitudine e di affetto da parte dei familiari dei degenti. E la signora Maria, con il suo bellissimo gesto, ha voluto rivolgere un sentito pensiero nei confronti di chi assicura, con professionalità, efficienza e umanità, la migliore assistenza possibile al proprio coniuge, e di chi allevia le sue sofferenze, sostenendola in questo duro e difficile periodo.
Questo il testo integrale della toccante missiva:
“Solofra, 11 settembre – 11 novembre: due date che per tanti non rappresentano nulla, ma per me sono importantissime. La prima data per me rappresenta l’ingresso di mio marito all’Hospice di Solofra, di cui tanto si parla ma poco si sa quando si ha la fortuna di non averne bisogno.
Ricordo che avevo un masso nel cuore quando siamo arrivati. Parlando con i medici cercavo di avere risposte che non avrebbero potuto darmi, ma loro con la professionalità che li contraddistingue hanno sempre dato risposte esaustive e contemporaneamente mi davano la sicurezza che se ci fosse stata una possibilità, loro avrebbero fatto tutto il possibile.
Accanto alle dottoresse, ogni persona che compone lo staff per me è stato come un componente di questa mia nuova famiglia. In questo periodo di grande sofferenza per mio marito, non c’è stata mai una volta che io abbia chiesto assistenza o aiuto e tutto questo non mi sia arrivato con professionalità, solerzia e cortesia.
Non ringrazio singolarmente ognuno, perché potrei dimenticare qualcuno e sarebbe spiacevole perché tutti meritano la mia considerazione.
Cito solo qualcuno che non fa parte dello staff medico e sanitario, tra cui Carmine, che mi sopporta quando ho un momento di sconforto, e per alleggerirmi l’animo arrivo dalla Madonnina e poi mi fermo a scambiare due chiacchiere con lui, che con la sua verve tra il comico e il finto modesto ha un grosso potere sul mio stato d’animo a volte depresso, tanto da poterlo definire uno Xanax umano.
Anche Angela, Giovanni e Michela, che provvedono a mantenere ogni giorno la struttura sempre pulita e confortevole, fanno parte del mio quotidiano, in quanto a volte sono le prime persone che vedo al mattino e con le quali scambio sempre qualche battuta per alleviare la tensione e iniziare bene il nuovo giorno.
Ora termino questo mio pensiero rivolto a voi per i primi due mesi di permanenza all’interno dell’Hospice, sperando che mio marito, con la vostra assistenza e l’amore della sua famiglia, stia bene ancora per tanto tempo.
Ringraziando tutti voi per avermi sopportata e supportata e non posso fare altro che dirvi che vi voglio tutti un gran bene. Con affetto.
Maria di Antonio Santaniello”.