Dal 29 al 31 luglio 2016, a Mercogliano (Av) torna Castellarte con la XXIII edizione del Festival Internazionale di Artisti IN Strada più importante del centro-sud, dedicata quest’anno ai “Ritmi di Festa”, descritti nella loro funzione sociale e terapeutica nell’omonimo libro dell’antropologo Paolo Apolito.
Il ritmo come vita, la festa come espressione di gioia e anelito alla pace, la strada come luogo d’incontro tra sconosciuti che, nel ritmo, possono riconoscere matrici comuni e possibilità di dialogo; è questo il messaggio che parte da Capocastello, uno dei più bei borghi medievali d’Irpinia e da sempre grande “palcoscenico diffuso” di Castellarte.
Nelle stradine inerpicate, negli slarghi e nelle piazzette lastricate di pietra bianca, il grande pubblico di Castellarte (circa 60.000 presenze l’anno) vivrà l’esperienza di un Festival che è un vero tripudio di emozioni. Dalle esibizioni di acrobati e clown, al burlesque, alla musica più festosa, al teatro per bambini, alle esposizioni di artigianato, agli spazi dedicati all’enogastronomia del territorio irpino, il Festival è un appuntamento immancabile nell’estate campana.
Oltre all’interessantissima conferenza-spettacolo del prof. Paolo Apolito dal titolo “L’Antropologo a domicilio” che riprende i temi del libro “Ritmi di Festa. Corpo, danza, socialità” (ed. Il Mulino), il cast selezionato dal Direttore Artistico Anna Di Nardo entusiasmerà il pubblico con spettacoli di successo nelle maggiori piazze internazionali. Dal laboratorio di teatro-ragazzi degli israeliani Koom Koom Theater; alla magia acrobatica del duo tedesco Elabö; alla commistione tra clownerie, fuoco e acrobazia dei Creme & Brulée; all’allegra stramberia circense dei Fivequartettrio; alla vertiginosa giocoleria de I Nipoti di Bernardone; alla clownerie surreale e contemporanea di Andrea Farnetani, vincitore del Pavè d’Or” al Festival de Artistes de Rue de Vevey 2014; a Fraser Hooper, clown vincitore delle Olimpiadi dell’arte di strada che si svolgono in Nuova Zelanda.
La musica è varia e coinvolgente, dal trio di chitarre con percussionista “I Poterìco” già semifinalista in “Italia’s got talent 2015”; all’indole sociale e cantautorale de “I Musicanti del Vento”, già finalisti al Premio De André e in corsa per il palco del Primo Maggio a Roma; al folk-rock dei romani The Shak & Speares già su palchi importanti come quello del Neapolis con gli Skunk Anansie; al country-folk-punk dei partenopei Mexico86; al “power-gipsy-dance” dei fiorentini Baro Drom Orkestar che si definiscono “poco world music e molto punk” e hanno aperto concerti di artisti del calibro di Goran Bregovic; alla frenesia sonora degli ottoni della Bandragola Orkestar nata dal cuore multietnico di Torino, il quartiere Porta Palazzo, per poi girare il mondo con i loro suoni meticci; al crooner Antonio Sorgentone con la sua vena retrò che rimanda agli anni ’50 e a Carosone e Buscaglione; ai Fantasia Pura Italiana ironici e teatrali; ai partenopei Kafka sulla spiaggia.
Per la prima volta a Castellarte ci sarà uno spazio dedicato al burlesque, con la presenza di ben tre artisti uniti nel progetto Burlesque Riot. The Duncan’s Performance Art Project con Giuditta Sin e Gonzalo De Laverga in uno show ispirato alla trasgressiva icona della danza Isadora Duncan e Miss Vampfire, che canta le sue composizioni e standard jazz in uno spettacolo pieno della classe e dell’ironia delle vamp holliwoodiane.
Oltre agli spettacoli di clown, giocolieri e arte circense, Castellarte dedica due iniziative speciali ai più piccini, due laboratori creativi curati, rispettivamente, dall’Associazione L’Officina e da Koom Koom Theatre. Entrambi si svolgeranno per tutti e tre i giorni del Festival, iniziando al tramonto e terminando con l’inizio degli spettacoli, e sono accessibili senza prenotazione; il laboratorio dell’Officina sarà sulla creatività manuale mentre quello degli istraeliani Koom Koom Theater, apprezzatissimo gruppo di teatro-ragazzi di livello internazionale,si incentrerà intorno alla creazione di marionette e utilizzo di materiale di riciclo.
La creatività si sposa alla tecnologia con 3DRAP che mostrerà come si possono creare prototipi di oggetti usando la tecnologia della stampa 3D; c’è spazio, sabato alle 18, anche per lo yoga con Isaura Maglio. Altra novità tecnologica di questa edizione è l’app per smartphone Castellarte Next Fest che Castellarte ha voluto per facilitare, grazie alla tecnologia, la fruizione del Festival.
Torna per la terza volta consecutiva il concorso fotografico promosso dall’Associazione Culturale Fotografica “Colori Mediterranei” che muoverà uno stuolo di fotoamatori su è giù per Capocastello a catturare gli attimi più belli dell’interazione artisti-pubblico e del Festival.
Castellarte è stato incluso dal portale Italive.it – promosso dal Codacons con la collaborazione di Coldiretti e la partecipazione di Autostrade per l’Italia – tra le manifestazioni italiane di maggior pregio in lizza per il Premio Italive; è possibile esprimere il sostegno a Castellarte votando sul sito ed esprimendo anche il livello di gradimento.
Spazi dedicati all’artigianato, con la partecipazione quest’anno della CNA Avellino, e Aree del Gusto dedicate alle eccellenze enogastronomiche del territorio irpino – terra dei tre celebri vitigni D.O.C.G. Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Taurasi – completano la ricetta di Castellarte che, anche quest’anno, ha scelto di celebrare nel migliore dei modi il suo amore per l’arte di strada e il territorio del comprensorio del Partenio. Il Festival è organizzato dai volontari dell’Associazione Castellarte e l’ingresso è gratuito.
Info: www.castellarte.it.