“La villa comunale era stata chiusa dall’autorità preposta per sospetta presenza di esche avvelenate. L’altro ieri, finalmente, dopo quasi un mese, l’Asl competente ha verificato l’assenza di pericoli. Stiamo ora completando le necessarie manutenzioni, oggi pomeriggio dovremmo finire. E domani la villa comunale riaprirà”. L’annuncio arriva direttamente dall’assessore all’ambiente Augusto Penna. La villa dunque, chiusa dopo il ritrovamento di sospette esche avvelenate, riaprirà battenti.
Sul caso interviene anche l’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno che, con una nota, descrive gli esami compiuti sul campione selezionato: “in merito al rinvenimento di una presunta esca avvelenata all’interno della Villa Comunale di Avellino, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno comunica che, così come previsto da Ordinanza del Ministero della Salute sul divieto di utilizzo o di detenzione di esche avvelenate, in seguito al rinvenimento e al prelievo da parte dell’Asl competente, l’esca è stata inviata all’Izsm per tutti gli accertamenti del caso. Nelle 48 ore successive all’accettazione del campione è stato emesso il primo rapporto di prova che confermava il sospetto di esca avvelenata. Il rapporto che è stato trasferito a Comune, Procura e Asl per gli adempimenti del caso. Di fronte all’impossibilità di stabilire dall’esame visivo quale tipo di sostanza tossica sia stata utilizzata, si è proceduto ad effettuare indagini chimico-tossicologiche a largo raggio che sono state eseguite presso il dipartimento di Chimica del’Izsm. Finora, gli esiti degli esami di laboratorio sono negativi per stricnina, anticoagulanti dicumarinici, pesticidi organoclorurati e pesticidi organofosforici ed è stata data comunicazione alle autorità competenti, così come previsto dalla normativa. Restano in via di completamento la ricerca di carbammati e di metaldeide e zinco fosfuro, più ulteriori indagini in corso di esecuzione”.